Per quale motivo si dovrebbero utilizzare le tecniche ‘trenchless’?


Non c’è dubbio che il motivo principale della scelta di utilizzare una tecnologia ‘trenchless’ è costituito dalla risposta affermativa alla tipica (e peraltro giustificata) domanda ‘…si, ma mi fa risparmiare?!…’. Come regola generale, vale quanto già detto precedentemente: quanto più il costo di rifacimento pavimentazione è elevato, tanto più si configura una situazione in cui l’impiego di una tecnica ‘trenchless’ è economicamente conveniente.

Esistono perr altre motivazioni che possono orientare la scelta verso il ‘No-Dig’: le principali sono di seguito elencate e circostanziate con un esempio.
Motivi prettamente tecnici. Nel caso di carenza di spazi tecnici nel sottosuolo, intubamento di una condotta in luogo della posa parallela con eventuale rimozione dell’esistente.
Variabilità stradale. Esecuzione di attraversamenti di piazze o di svincoli particolarmente importanti.
Stabilità di terreni o edifici. La potenziale fonte di rischio correlata a scavi singoli è sicuramente inferiore a quella relativa ad una trincea continua.
Motivi ambientali. Esecuzione di operazioni al di sotto di aree verdi cittadine o in prossimità di viali alberati.
Motivi d’immagine. In una situazione operativa ‘neutra’, dove sia pressochè indifferente operare con un metodo tradizionale piuttosto che con una tecnica a scavi ridotti, il ricorso a questa seconda soluzione fornisce spesso un’immagine di maggior attenzione alla cosa pubblica e di aggiornamento tecnologico, concetti che sono spesso correlati a quelli ‘efficienza’ e buona gestione.

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