L’attuale Codice degli appalti pubblici ha oramai i giorni contati. A breve, infatti, verrà sostituito da un nuovo Codice che, a detta del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini, “sarà un codice snello, anglosassone”.
La “Commissione Nencini” ha terminato il testo di “delega” che dovrà ora essere sottoposto alle associazioni degli imprenditori e alle altre parti interessate per un confronto aperto e trasparente sulla disciplina. L’obiettivo del Ministro Maurizio Lupi è presentare tale proposta già a fine luglio per poter avviare in tempi brevi i lavori di stesura del nuovo Codice.
Alla base di tali cambiamenti vi è l’attuazione di due Direttive europee, ovvero la 23/2014 e la 24/2014 in tema rispettivamente di concessioni e di appalti, che hanno l’obiettivo di favorire la partecipazione agli appalti delle PMI.
In particolare il nuovo Codice sarà formato al massimo da 200 articoli, contro gli attuali 600, e mirerà a:
- assicurare “gare sempre, basta deroghe” per appalti e concessioni “salvo casi espressamente previsti”;
- prevedere meno oneri documentali a carico di chi partecipa alle gare;
- riformare il sistema di qualificazione dei costruttori di opere pubbliche, attualmente gestito da Società private (SOA), improntandolo su criteri di omogeneità e trasparenza;
- introdurre adeguate forme di centralizzazione delle committenze e di ridurre il numero delle stazioni appaltanti;
- garantire criteri di qualità, efficienza e di contenimento tempi, oltre che la piena tracciabilità dei flussi finanziari.
Sarà nostro impegno tenerVi aggiornati sui futuri sviluppi legislativi.