La Gestione delle perdite idriche nei sistemi acquedottistici in Italia
Questo il titolo del convegno che si è tenuto a Roma il 29 ottobre u.s. presso il Centro Congressi La Fornace.
Ai microfoni si sono alternati esponenti del mondo accademico, importanti gestori del sistema idrico integrato, nonché rappresentanti del mondo imprenditoriale e associativo.
Il diversificato panel di discussione ha offerto interessanti spunti di riflessione sul sistema di gestione e di controllo acquedottistico italiano e sulla necessità di adottare misure preventive per arginare il fenomeno delle “perdite” legate sia a carenze strutturali che alle adduzioni abusive.
La ricerca di soluzioni atte ad ottimizzare gli investimenti previsti nei prossimi anni dai gestori idrici, è stato il fil rouge del convegno che ha posto l’attenzione anche sull’importanza della condivisione delle reciproche esperienze e del confronto tra i vari attori coinvolti nella tematica, verso l’individuazione di quelle buone prassi da valorizzare perché frutto della professionalità e della competenza attuata sul campo.
In questo scenario è emersa l’importanza di poter ricorrere anche alle tecnologie no dig, o “a basso impatto ambientale”, perché permettono di intervenire sulle infrastrutture esistenti per risanarle e/o per ampliarle senza il ricorso agli scavi a cielo aperto; riducendo, quindi, in maniera significativa, i costi di realizzazione e gli impatti sull’ambiente circostante.
L’impiego di queste tecnologie è stato ampiamente illustrato attraverso la presentazione di case history, grazie al contributo degli sponsor tecnici dell’evento: Ekso srl, Idroambiente srl e Rotech srl.
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