Carissimi,
il 31 gennaio scorso si sono insediate le Commissioni Tecniche di IATT coordinate dal Consigliere Feliciano Esposto e con la direzione del Segretario Generale Paola Finocchi.
Le Commissioni Tecniche sono quattro e si suddividono per macro famiglie tecnologiche ovvero:
Il loro lavoro è già iniziato e avremo presto i primi risultati.
Quello che mi preme sottolineare è l’ampia partecipazione degli Associati che evidenzia la voglia di condivisione, il desiderio di mettere in comune le proprie esperienze individuali di impresa, di professionisti e, soprattutto, di uomini, per analizzare, nel confronto, il proprio settore di attività.
Il compito delle Commissioni Tecniche, infatti, non è solo quello di aggiornare il Prezziario, di migliorare le schede tecniche di ciascuna tecnologia o di informare sulle innovazioni di macchinari e prodotti, ma anche quello di dibattere sulle condizioni in cui operano le nostre Imprese specializzate e di proporre idee da veicolare attraverso l’associazione sui tavoli Istituzioni per fornire quegli elementi di verità che sono alla base delle norme e delle loro modifiche.
Una maggiore conoscenza delle nostre tecnologie, ad esempio, ci viene richiesta dalla Direzione Generale della Lombardia di INAIL per potere prendere atto della maggiore sicurezza dei nostri cantieri, della minore frequenza della sinistralità sia nel lavoro, che nelle vicinanze del cantiere: se certificate, queste nostre caratteristiche, possono portare anche ad una notevole riduzione dei contributi.
Una comprovata e dettagliata verifica degli effetti ambientali delle nostre Imprese specializzate può consentire di essere compresi nelle facilitazioni fiscali previste per le “green tecnologies” che oggi il Ministero per l’Ambiente riserva solo ai produttori di energia da fonti alternative, ignorando ancora come il trenchless riduca la produzione di CO2, il movimento terra verso le discariche e il consumo di materie prime, ed il tutto non solo per la posa delle infrastrutture, ma anche per la loro manutenzione.
Una analisi delle esperienze di impresa, messe in comune, potrà originare nuove idee ma anche realistici pareri sulle procedure di gara, sulle interpretazioni normative, ad esempio sulla troppo frequente ambiguità tra i requisiti della impresa concorrente ed i criteri di valutazione dell’offerta, così come la scelta tra il prezzo più basso e l’offerta economicamente più vantaggiosa.
Per non parlare dei “patentini” o della necessità di suddividere in lotti la gara quando la richiesta di tecnologie specialistiche è pari o supera il 5% del valore complessivo dell’opera.
Come potete notare da questi pochi esempi, il lavoro delle Commissioni Tecniche ha effetti molto più vasti di quanto la loro denominazione possa suggerire: valga per tutti il rapporto tra IATT e UNI per la normazione specifica di nostre procedure particolari o quant’altro possa poi scaturire dal lavoro delle Commissioni.
E’ anche una occasione di partecipazione per tutti coloro che fossero interessati alle tematiche trattate, perché un’ idea, un suggerimento possono sempre essere posti all’attenzione delle Commissioni Tecniche di riferimento e così contribuire al loro lavoro.
Nel rinnovare l’invito a TUTTI nella collaborazione con le Commissioni Tecniche, mi è gradito inviare i miei più cordiali saluti.
Buon Lavoro.
Presidente IATT
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