Sarà per l’attitudine tutta Italiana di volere utilizzare termini Inglesi nel linguaggio, che si è scelto di indicare quel professionista che presta la sua propria attività in una azienda, per un tempo limitato, per portare a compimento un progetto, il termine di Temporary Manager. Curiosamente, all’estero tale figura è individuata come: Interim Manager, ovvero con un termine latino.
Ma chi è il TEM, il Temporary Export Manager è un professionista che per un periodo limitato di tempo affianca una azienda per integrare quelle competenze di cui è sprovvista per condurre a termine una specifica operazione. Non è un professionista nel senso di un consulente esterno, in quanto incarna più il ruolo di un dirigente aziendale operativo nel quotidiano dell’azienda in cui opera, e dove di norma opera quasi se non del tutto a tempo pieno. Come tale deve essere interiorizzata nell’organizzazione e dotata delle opportune deleghe operative al pari di un dirigente d’azienda, pur non essendo un dipendente.
I TEM sono quei professionisti esperti nel campo dell’export in generale nonché dei processi di internazionalizzazione.
Simest ha messo a punto un “prodotto finanziario” che consente ad una azienda di utilizzare i servizi di un TEM, all’interno di un progetto legato all’internazionalizzazione, godendo di un dilazionamento di tale spesa su ben 4 anni, dando perciò il tempo all’azienda di conseguire i primi risultati del processo di internazionalizzazione per poter ripagare l’investimento necessario al suo conseguimento.
Il progetto di internazionalizzazione cui il TEM è dedicato può comprendere al massimo tre paesi, e deve trattarsi di paese al difuori della Comunità Europea.
L’agevolazione di Simest finanzia le spese per l’inserimento temporaneo in azienda di figure professionali specializzate (Temporary Export Manager), da un minimo di 25.000 euro ad un massimo di 150.000 euro, attraverso la sottoscrizione di un contratto di prestazioni consulenziali erogate esclusivamente da Società di Servizi e le spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l’assistenza del TEM.
Contrariamente ai c.d. Vaucher per l’internazionalizzazione, non è necessario che la società di servizi che erogherà le attività del TEM, sia iscritta ad un apposito registro, ma basterà che sia una società di capitali regolarmente costituita ed inscritta al Registro delle Imprese e che non sia oggetto di sanzioni interdittive ai sensi del DLgs 231/2001, avente ad oggetto sociale l’attività di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese.
La domanda di finanziamento è presentata online attraverso il portale www.sacesimest.it e tutto l’iter procedurale avviene attraverso il suddetto portale. Il tasso del finanziamento attualmente è pari allo 0,069% annuo ovvero il 10% del tasso di riferimento UE (oggi 0,69%).
La stipula del finanziamento è condizionata al rilascio di una garanzia per un minimo del 20% (in funzione del rispetto di taluni indici) e può essere sia bancaria, che assicurativa, o di un Confidi od altro Intermediario convenzionato con Simest, oppure costituita in denaro.
L’erogazione del finanziamento avviene per una prima tranche del 50% al momento della delibera della concessione, previa consegna della garanzia, ed il rimanente 50% a seguito della rendicontazione di tutte le spese sostenute.
Il periodo di preammortamento è di 24 mesi, in cui l’azienda pagherà i soli interessi, ed il rimborso del capitale avverrà nei successivi due anni.
Trattandosi di una operazione che è qualificata come “aiuto di Stato” deve essere gestita nell’ambito del regime “de minimis”.
Extero sctp dispone di uno staff professionale altamente qualificato, in grado di valutare le necessità finanziarie di un progetto di internazionalizzazione, fornire supporto nella selezione del TEM nonché nella predisposizione di tutta la documentazione necessaria sia per la richiesta del finanziamento che la sua rendicontazione.