Tale sistema consiste nell’inserimento all’interno di condotte esistenti con funzionamento a gravità e pressione, di un liner/calza flessibile che viene polimerizzato in loco, che prende la forma del tubo ospite ripristinandone la condotta strutturalmente e idraulicamente.
Il nuovo tubo viene inserito nella tubazione ospite attraverso due possibili processi: tramite pressione d’acqua o aria (metodo inversione), oppure trainato con l’ausilio di un argano (metodo traino).
L’indurimento avviene con un processo di polimerizzazione della resina che può essere innescato mediante calore (vapore o acqua calda) o attraverso una fotocatalisi (raggi UV o Led).
I materiali in genere utilizzati sono: liner composti da tessuti, fibre di vetro e rivestimenti, e resine poliestere, vinilestere ed epossidica (a seconda del processo utilizzata)
La tecnologia del C.I.P.P. può essere applicata a condotte esistenti in pressione e gravità di qualsiasi materiale e per lunghezze per singolo inserimento mediamente variabili da circa 10 m a 250 m (salvo casi particolari). I diametri risanabili per condotte a gravità variano da circa DN 100 mm fino a DN 1800 mm, mentre per condotte a pressione da DN 100 mm fino a DN 1200 mm e pressioni nominali fino a PN16.
Per maggiori informazioni consulta gratuitamente:
- Tecnologie di riabilitazione e rinnovamento di infrastrutture a rete con limitato ricorso a scavi con metodi tradizionali – classificazione ed inquadramento normativo, redatto dalla Commissione Tecnica Permanente IATT (clicca qui).
- Disciplinare tecnico per il rivestimento di tubi a gravità (max. 0,5 bar) con tecniche trenchless CIPP (Cured In Place Pipe), redatto dalla Commissione Tecnica Permanente IATT (clicca qui).