Per quanto concerne le perdite è possibile operare una fondamentale differenziazione tra perdite amministrative (o apparenti, ad esempio volumi autorizzati e non misurati ) e perdite fisiche (o reali). Di seguito una breve descrizione di quest’ultime.
Le perdite reali o fisiche sono, riconducibili alla non integrità e/o alla mancanza di tenuta degli elementi che costituiscono la rete idrica, quali le condotte, i giunti, le derivazioni di utenza, gli organi idraulici, le pareti dei serbatoi, etc. Quelle principali, di solito, si verificano in seguito a rotture di tubi o giunzioni. Le perdite idriche reali più significative possono essere classificate secondo tre diverse tipologie:
- perdite di sottofondo (background losses), costituite da infiltrazioni dovute ad una non perfetta tenuta delle giunzioni e alle fenditure di piccole dimensioni. Tali perdite non sono generalmente rintracciabili con le ordinarie attività di ricerca perdite, se non per i tratti muniti di pozzetti di ispezione.
- perdite da rotture segnalate (reported burst), ovvero perdite idriche visibili in seguito all’affioramento in superficie e/o in seguito a interruzione di servizio, che con un controllo manutentivo più accurato potrebbero essere facilmente eliminabili;
- perdite da rotture non segnalate (unreported burst), dovute a fessure individuabili solo mediante specifiche attività di ricerca
I fattori che maggiormente influenzano le perdite reali sono:
- tipo di terreno e condizioni di posa
- difetti di costruzione e scelta dei materiali utilizzati per le condotte;
- lunghezza delle condotte;
- vetustà delle condotte
- pressioni elevate e periodo durante il quale la rete è soggetta a tali valori di pressione.
Le fasi della ricerca perdite sono due : la prelocalizzazione eseguita con adeguate strumentazioni quali satellitari ( SAR-syntetic aperture radar ) e la localizzazione puntuale eseguita con squadre specializzate con vari metodi.
Il metodo classico per l’individuazione delle perdite idriche è il metodo acustico, costituito da tecniche basate sul rilievo delle onde sonore prodotte dall’acqua in uscita da una rottura. Tali onde possono essere distinte in due tipi: longitudinali e radiali alla tubazione. Classici strumenti acustici sono le aste acustiche meccaniche o digitali che vanno direttamente poggiate nei punti di accesso alla rete idrica, i geofoni, che rilevano le onde sonore che si propagano nel terreno circostante la perdita e i correlatori, strumenti che misurano le differenze nel tempo di percorrenza del rumore dal punto di fuga sino a due sensori posti alle estremità del tratto di condotta preso in esame.